giovedì 26 giugno 2014

CONSIGLI DI VITA



L ‘ Adagio  di  Albinoni
-- Ludwig  Van Beethoven
https://youtu.be/vSPYFTeSmDU   -  L ‘ Inno alla gioia
https://youtu.be/I90hVm9gOrA   -  Chiaro  di  luna
– Giacomo Puccini
https://youtu.be/CpJO1PVGA7c    Il  coro della Butterfly
https://youtu.be/bruG5ieVIF0    Inno  alla  pace



https://www.youtube.com/watch?v=tZv_GXyGrHA   Il  chiaro  di  luna  di Debussy


ALCUNI  CONSIGLI  DI  VITA  : 
PER  VIVERE  MEGLIO  CON  SE  STESSO  E  CON  GLI  ALTRI
DOBBIAMO   SEMPRE  RICORDARE   ALCUNE   INDISCUTIBILI  VERITA'  :   

- Tu  sei  una  persona  unica  al mondo , nel senso che non esiste un altro DNA  uguale al tuo  e che  la  tua  individualità  fisica e psichica è assolutamente unica e originale.

- Ciò  vale per qualsiasi altra persona  ed  esistenza  nel  mondo .

-La  esistenza di qualsiasi essere vivente sulla terra è continuamente  sottoposta ad  influenze  e  condizionamenti  da parte  di  agenti  e  forze  esterne  al suo essere , sia  di natura ambientale , sia riguardo ai rapporti  interpersonali  con gli altri esseri viventi , che  possono determinare  cambiamenti e trasformazioni  anche radicali nel corso della sua vita.   

-La vita di ogni essere vivente sulla terra rappresenta l'anello di una catena , facente parte di un sistema organizzato  in  modo  " armonico " , nel quale nessuna esistenza  è inutile , anzi  ciascuna  costituisce  non solo  un   valore  individuale  unico , inimitabile  e  insostituibile , ma  contestualmente  rappresenta  e viene a costituire  essa stessa una  ragione  superiore  di  continuità  e di interdipendenza  con tutti gli altri esseri viventi  e con la natura medesima.

Da  ciò , discendono importanti e fondamentali considerazioni :

Se vogliamo vivere  salvaguardando la nostra esistenza  dai fattori che  possono  incidere negativamente su di essa , dobbiamo sempre ricercare e trovare un equilibrio  " armonico "  fra le nostre naturali esigenze  individuali  di vita  e quelle  degli esseri  viventi con i quali abbiamo contatti e rapporti .

Ciò deve riguardare  ogni nostro modo di affrontare  le attività lavorative giornaliere  e di comportamento  riguardo  alle nostre abitudini alimentari  e di altro genere , al nostro  modo di rapportarci fisicamente e psichicamente  con gli altri e con i fatti e accadimenti  che ci capitano.

  Un comportamento  di  persistente rispetto   equilibrato  ed " armonico " della propria vita e nei confronti  di quella degli altri , tale che  riduca  quanto più è  possibile  i  rischi  di  conflitti e di mali  che possono degenerare provocando danni  personali ed altrui danni , che  purtroppo a volte potrebbero diventare  anche molto gravi , se non addirittura letali. 

Sta nella mente di ciascuno di noi  ogni pensiero ed ogni sentimento  che sia volto a regolare nel modo più giusto, più corretto e saggio, parole , gesti , comportamenti  ed azioni  verso gli altri e verso noi stessi , evitando i  fattori negativi , che sono costituiti da  egoismo  , prepotenza, prevaricazione, smoderatezza, pervicace presunzione di superiorità personale verso gli altri .

A  questi  " principi " , indiscutibilmente validi ed importanti  nel campo dei rapporti interpersonali, dovrebbero ispirarsi  anche  e  soprattutto  i sistemi  organizzativi  che regolano la vita sociale , politica ed economica , sia all'interno di ogni Paese  e comunità , sia nei rapporti di carattere internazionale , per scongiurare  ingiustizie, conflitti , violenze , orrori e morti di innocenti.




Un  reale  benessere  di  una convivenza civile  non  si  misura   in funzione diretta ed esclusiva  alla ricchezza  acquisita ed ai beni di lusso posseduti,   ma  si  può  avere soltanto quando sussistano  rapporti di pace  e di  serenità  che  siano  contraddistinti   da  una vita sociale  fondata  sul rispetto  reciproco  e  sull'onestà.  Infatti , ogni  sistema  caratterizzato  da atti e comportamenti   fraudolenti  cagiona   irrimediabilmente diffuso  malessere  e   instabilità sociale .


 Naturalmente , pace  e  serenità  non sono condizioni  facilmente  gestibili  e  fruibili nei modi e  nei  tempi che  ciascuno  di  noi vorrebbe  ;  ciò  a  causa  di  accadimenti  determinati  da  fattori  esterni  e  purtroppo  indipendenti  dalla nostra  volontà ,  ma  comunque  non  può  e  non  deve  essere  sottovalutato  il  fatto che  l' aver  saputo  costruire  buoni   rapporti   di  vita  sociale  ed  affettiva  con  gli  altri ,  nel  momento  in  cui  si  verifichino  situazioni  di  crisi e di sofferenza ,  proprio   in  virtù  di  questi  rapporti   ci  si  può  aspettare   grande  aiuto  e  sostegno morale .


L’uomo sereno procura serenità a sé e agli altri.
( Epicuro , filosofo greco , 341-270 a.C )

                                IL "  SENTIRSI SOLI  "

Cosa vuol dire " sentirsi  soli " ? La  condizione di "solitudine",   purtroppo , costituisce un fatto grave quando ci si trova realmente a vivere da soli, senza la presenza e l'aiuto da parte di altri ;  ma  a volte  si può provare la sensazione di " sentirsi  soli "  anche quando siamo circondati da più persone, anche quando condividiamo  con altri le nostre  attività  di  vita quotidiane .
 Questa ultima condizione  determina  anch'essa una  spiacevole sensazione , che può  diventare pure seriamente grave , specialmente sotto il  profilo psicologico .
 Questa sensazione sembra  essere molto  diffusa  nella società  moderna . Per  quanto ci è dato di sapere , essa è riscontrabile non soltanto in contesti umani nei quali sono presenti  evidenti fattori di degradazione e di emarginazione sociale; laddove sono  presenti situazioni particolari, in ambienti caratterizzati da violenze , maltrattamenti , ma tale fenomeno si può riscontrare  anche presso fasce sociali le cui condizioni  economico-culturali sono medio-alte.  Realtà sociali  nelle quali certamente non mancano le opportunità per le relazioni interpersonali, sia riguardo alla vita privata e familiare, sia nell' ambito delle attività  di lavoro e professionali.
Eppure , nonostante dove siano più frequenti opportunità relazionali, spesso può capitare di avvertire quel particolare stato   d' animo che ci fa sentire di essere soli  e di avere bisogno di qualcuno  al quale comunicare i nostri pensieri, i nostri sentimenti, il bisogno di trovare in altri  comprensione e sostegno morale, in momenti nei quali alcuni fatti o avvenimenti spiacevoli hanno determinato in noi un  malessere di natura psicologica  e  sentimentale.
Si  possono  avere anche  più  occasioni di parlare  con persone diverse , interagendo con esse , ma senza che dentro di noi, alla fine , riusciamo a liberarci di una certa sensazione di vuoto, che ci fa sentire tristi  e ci deprime, non potuto colmare da rapporti  interpersonali  mantenuti sul piano della  cosiddetta normalità e superficialità.
E' stato  statisticamente rilevato che l' Italia  è  il Paese nel quale vengono usati  più frequentemente di altri  e in modo massificato nell'ambito della popolazione,specie fra i giovani, ma anche dagli adulti , i mezzi tecnologici  di comunicazione personali , quali telefoni fissi  , cellulari , computers .

Questo fenomeno rivela quanto sia sentito fortemente dalla gente italiana  il continuo bisogno di comunicare con altri , anche per ragioni  assolutamente non urgenti, in qualsiasi momento del giorno e in qualunque occasione ( in strada, a piedi , in auto, a casa, al bar  e persino durante il  lavoro, per fatti privati e spesso banali).  Un fenomeno ritenuto  straordinario  in confronto a  quello di altri Paesi, che evidenzia in  modo diffuso, una irrefrenabile , individuale  esigenza  comunicativa  socio-psicologica  e nel contempo  una  incapacità di soddisfare un bisogno di colmare la propria solitudine attraverso i normali e diretti rapporti  interpersonali ;  ricorrendo quindi a mezzi e strumenti  tecnologici che servano da intermediari .  Strumenti che per un verso  soddisfano seppure parzialmente e  momentaneamente questo bisogno , ma che accentuano sempre di più le difficoltà  nell'intraprendere e saper mantenere relazioni e rapporti confrontandosi con gli altri  in modo diretto,  fisicamente ed emotivamente .

Molte persone cercano di soddisfare questo bisogno trovando utile e piacevole  la  compagnia di un animale domestico ,  verso il quale  rivolgere le proprie  attenzioni ed anche affetto , riuscendo a far  assumere alla propria vita quotidiana  un  aspetto sensibilmente diverso e indubbiamente positivo  sotto l’aspetto psicologico e comportamentale, anche riguardo ai rapporti con gli altri. 

 Indubbiamente , ogni personale condizione di sofferenza, di disagio  nel sentirsi soli , ha le sue peculiarità  critiche, più o meno gravi,  ma  una cosa  è certa : è  sbagliato rimanere chiusi in noi stessi , pretendendo che debbano essere sempre gli altri ad avvicinarsi a noi. E' invece estremamente importante cominciare proprio noi ad aprirci e ad avvicinarci agli altri;  a quelli che vivono con noi o che con noi hanno rapporti di parentela o di amicizia,   dimostrando sincero interesse  e  comprensione verso i  loro problemi, offrendo loro  occasione per comunicarci i  loro pensieri .

Ciò dovremo cominciare a farlo senza indugio, non in modo sporadico  o occasionale, ma con costanza e  con tanta buona intenzione , possibilmente parlando di presenza , mostrando sincera  curiosità e desiderio di conoscenza e di aiuto nei confronti dei problemi altrui ;   per esempio, non solo verso i loro problemi di natura psicologica e sentimentale , familiare o problemi di salute , ma anche rispetto a quelle attività o interessi che  attengono  alla vita  personale .

Questo nuovo atteggiamento, adottato in modo semplice e sincero, non potrà che produrre fatti positivi  nuovi, non solo a vantaggio della persona verso cui dimostriamo le nostre attenzioni , ma soprattutto a favore di noi stessi , dato che certamente la nostra sensazione  di " solitudine "  subirebbe un reale ridimensionamento, sia  in conseguenza della nostra apertura e partecipazione  verso gli altri , sia da un sicuro  e diverso atteggiamento di apertura e comprensione  anche da parte degli altri verso di noi .

E'  evidente  che in ogni caso , un atto di altruismo , di gentilezza , di sensibilità verso gli altri , rende più facile e migliore  qualsiasi rapporto umano , agevolando la soluzione di tanti problemi, a volte ritenuti assai difficili e complessi.      
      

        NOTE  DA  TENERE  BEN  PRESENTI
 Se riguardo a determinati nostri rapporti con talune persone, soffriamo di sensi di colpa, di insicurezza, di tensioni nervose e di ansie , dobbiamo stare bene attenti a non cadere nel tranello di diventare un loro facile bersaglio,  poiché  l’origine e la causa di tali sofferenze e disagi potrebbe risiedere proprio nella natura di tali persone , con le quali ci troviamo ad avere o in qualche modo abbiamo avuto rapporti interpersonali , sia di carattere familiare , sia professionale.
  Infatti, è dimostrato che, usualmente, tali persone posseggono diverse o addirittura tutte insieme le seguenti note individuali di carattere  e comportamentali:
- In certe situazioni difficili pretendono e aspettano che siano sempre gli altri a fare il primo passo ;
- Sono sempre pronte nel prendere e ricevere , invece assai restie nel dare , nell’offrire qualcosa ;
 Sono prive di senso della responsabilità delle proprie azioni e addebitano sempre ad altri la colpa di accadimenti negativi, anche se causati da propri errori, assumendo atteggiamenti di vittimismo ;
- Sono chiuse al dialogo nei casi in cui si riveli la necessità di comprendere le ragioni altrui, ma pretendono sempre che spetti solo agli altri il dovere di comprendere le loro ragioni ;
- Usano parole e atteggiamenti formalmente gentili e di occasione solo se hanno in mente di chiedere dei favori ;
Sono solite a formulare giudizi negativi e critiche verso i comportamenti degli altri, assumendo di avere sempre ragione e che sono sempre giusti e corretti i propri comportamenti.
Non hanno il dovuto rispetto verso le cose altrui , né degli impegni presi con altri.
Guardano sempre ed esclusivamente ai propri interessi egoistici.

   Inoltre , dobbiamo tener presente che la " Felicità " sta nelle cose che , anche per un istante , ti fanno felice. Grandi o piccole che esse siano . Non vale cercarle con affanno ed ansia , perché spesso esse sono lì , a portata di mano e tu non le vedi perché il tuo sguardo è rivolto troppo in alto.





Per alcuni altri consigli particolari ,  leggi , di seguito ,  nel  post   :
PER VIVERE MEGLIO CON SE STESSO E CON GLI ALTRI
www.comeaiutarsiperviveremeglio.blogspot.com







Consigli  su  come comportarsi , in  modo  formalmente  corretto , nei  rapporti  interlocutori  con gli altri .
  • Il linguaggio del corpo è  molto  importante , per conoscere la personalità  dell’interlocutore.
  • Sii sempre te stesso , secondo la tua natura e la tua personalità , ma cerca continuamente di migliorarti , sia nel parlare , scegliendo i termini giusti e corretti , sia nell’atteggiamento , assumendo una postura corretta , evitando di gesticolare troppo, di evitare di  tenere lo sguardo basso  o  di girare lo  sguardo altrove  mentre stai parlando con il tuo interlocutore  o  lo stai ascoltando .
  •   Cerca di  non  alzare  mai  la  voce , specialmente  come metodo per far  valere le tue ragioni  ed  evita di sovrapporti  mentre altri stanno parlando , ma aspetta che finiscano di esprimere i loro concetti.
  • Se  non  sei  d’accordo con le opinioni altrui , limita  la  tua  reazione dicendo che  ti dispiace , ma che sei di diverso parere  ; comunque , evita  senz’altro di rivolgere accuse o di offendere gli altri con gesti o con parole.
  • Se  dimostri sempre di  rispettare gli altri , potrai sempre contare di ricevere il rispetto che meriti .